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Erikson e lo Sport

dott. Rocco Luigi Gliro*

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    Il lavoro di Erickson sullo sport è molto scarso, gli unici esempi sono dei casi citati in forma aneddotica da Rosen (1982). I risultati sono come sempre in Erickson stupefacenti.
Erickson racconta che allenò la squadra di tiro degli USA per battere i Russi, lavorando prima di tutto sulla conoscenza minima dell'azione che l'atleta doveva svolgere e di quello che pensava durante l'esecuzione. Sapendo quindi che ad ogni tiro la tensione saliva e la possibilità di sbagliare anche, usò l'amnesia, attraverso l'osservazione di un buon soggetto ipnotico, per far dimenticare tutti i tiri precedenti ottenendo la sensazione di stare sempre al primo tiro. Dopo Erickson lavorò sulle sensazioni del corpo qui ed ora per ampliare la conoscenza dei movimenti ed ottenere la sensazione della posizione giusta. In questo caso Erickson ha lavorato con una squadra tenendo presente le caratteristiche di chi fa quel determinato sport e non quelle individuali. Due sono stati gli interventi, il primo sul pensiero ed il secondo sul corpo. Lo stesso tipo di meccanismo Erickson lo usò nel golf, questa volta con un singolo. Pensando che ogni buca è la prima, si elimina l'ansia che deriva dal passato.

In un altro caso Erickson lavorò con un atleta del getto del peso. Attraverso truismi ed esempi di modi diversi di pensare ai problemi, operò su piccoli cambiamenti ed ottenne che l'atleta vinse le Olimpiadi. Erickson ha in questi casi lavorato alla sua maniera, ha utilizzato ciò che i soggetti portavano ed ha ampliato le loro possibilità andando a cercare le risorse proprie di ogni soggetto.

Leggendo Erickson, si evidenzia la possibilità di utilizzare l'ipnosi nello sport in maniera vantaggiosa. Erickson cerca di strutturare un atteggiamento mentale più ampio, cambiando il modo di pensare e quindi pensando alle cose in modo diverso. Amplia le capacità e le possibilità della persona. Inoltre stimola l'apprendimento della posizione giusta e del movimento esatto, facendo focalizzare l'attenzione sulle sensazioni del proprio corpo, qui e ora. Utilizza la storia e le conoscenze pregresse del soggetto. Opera dei piccoli cambiamenti, su i quali costruisce il cambiamento e fa uso dei truismi. L'ansia da prestazione viene eliminata mediante l'uso dell'amnesia e delle allucinazioni negative. L'adattamento del metodo allo sport e alla persona è ricorrente in Erickson.


CONCLUSIONI
Abbiamo visto che l'ipnosi può avere diverse applicazioni in ambito sportivo. Una delle tecniche più utilizzate nella psicologia applicata allo sport, l'imagery, che nonostante un'iniziale incertezza sulla bontà dei suoi risultati si è poi dimostrata efficace nell'aumentare la performance atletica, può essere migliorata sensibilmente dall'ipnosi.
L'imagery deve essere molto vivida, nel senso che l'individuo deve sentire che la situazione che sta immaginando è il più possibile reale, cioè più vicina alla realtà, per essere efficace e quindi produrre un risultato che sia l'aumento della performance; sotto ipnosi questo avviene. Inoltre degno di nota è il fatto che l'intervento psicologico nello sport risulta più efficace se è personalizzato. I metodi standardizzati delle ricerche portano a risultati non sempre chiari, cercando di supplire a ciò con interventi integrati e multimodali, mentre metodi più chiaramente individualizzati, che tengono conto dell'atleta come persona unica con il suo modo di pensare e di comunicare, con il suo modo di costruire la realtà, si dimostrano più efficaci. Per rendere al meglio, il professionista che usa l'imagery sotto ipnosi deve utilizzare parole, immagini e percezioni generate dall'atleta.
Gli approcci standardizzati, così come sono costruiti e pensati, mostrano dei limiti chiari ed evidenti sui risultati complessivi, mentre l'ipnosi Ericksoniana, con il suo concetto di utilizzazione, può venirci in aiuto nel personalizzare l'intervento e massimizzare i risultati. Purtroppo, non ci sono ancora studi che possano dimostrare l'efficacia di tale metodo. L'unico articolo degno di nota, traccia dei paralleli molto interessanti tra uno sport, l'Aikido, e l'ipnosi Ericksoniana; tali parallelismi, anche se solo teorici, possono forse stimolare l'applicazione dei principi Ericksoniani nello sport ed ampliare le possibilità degli atleti. L'utilizzo, ad esempio, dei fenomeni ipnotici per produrre un miglioramento della performance può essere una strada nuova e vincente da percorrere in questo ambito, tenuto conto anche del fatto che di solito gli atleti, così come detto prima per i maratoneti, mostrerebbero una più alta suscettibilità ipnotica.


Prima parte: L'uso dell'ipnosi nello sport

Seconda parte: L'Imagery

Terza parte: Effetti dell'Imagery sulla prestazione e dell'ipnosi sull'Imagery

Quarta parte: Efficacia dell'ipnosi sulla performance atletica

Quinta parte: Riabilitazione dagli infortuni attraverso l'ipnosi

Sesta parte: Ipnosi e corsa di fondo

Settima parte: Imagery e ipnosi con singoli atleti

Ottava parte: Ipnosi Eriksoniana e Aikido

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*Scuola di Ipnosi Clinica e Psicoterapia Ericksoniana
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