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| azione in atleti evoluti (seconda parte) di Simone Fugalli* | ||||||||
|  Messa in azione 
  Dalla visione del grafico si evince che, quando la temperatura 
          corporea è aumentata, la trasmissione degli impulsi nervosi, l'eccitabilità 
          dei nervi e dei muscoli, la contrattilità e la potenza prodotta dei 
          muscoli stessi è incrementa.   Come dimostra il grafico 2, con 5 o 6 minuti di attività 
          fisica si eleva la temperatura muscolare dei tessuti che si stanno esercitando. 
          Quindi è rilevante sapere che con circa 6 minuti di lavoro fisico i 
          muscoli principali già raggiungono alte temperature, quindi preparati 
          per qualsiasi stimolo successivo.  
 Conseguentemente a tutti questi cambiamenti endogeni, come ripeto, la 
          temperatura incide anche sulla vischiosità, per cui i muscoli avranno 
          una maggiore coordinazione intra ed intermuscolare, quindi, di conseguenza, 
          le facce articolari aumenteranno il loro scorrimento facilitando i movimenti 
          richiesti e rendendo più flessibile l'articolazione durante la seduta 
          allenante, la gara o, semplicemente, un gesto atletico specifico come 
          ad esempio: un tiro in porta o delle finte di corpo. 
  Nel grafico sopra esposto, si nota come un calciatore 
          che esegue un riscaldamento eccessivo nel prosieguo della partita perda 
          in modo vistoso tali riserve di glicogeno. Quindi, non dobbiamo pre-affaticare 
          l'atleta con un soverchio di esercizi intensi, atti solo a depauperare 
          energia prontamente disponibile. 
 
   La terza parte dell'articolo verrà pubblicata nei prossimi giorni su Sporteasy. Prima parte Sommario | ||||||||
| *Settore Tecnico F.I.G.C. - Corso Centrale Preparatori Atletici 2004 | ||||||||
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