Home | Contattaci | Newsletter | Pubblicità | Collabora | Chi siamo
CANALI

Diritto Sportivo
Marketing Sportivo
Comunicazione & Sport
Sport & Management
Economia dello Sport
Sport & Organizzazione
Sport & Tecnologia
Psicologia/Medicina sportiva
Sport & Wellness
Storia dello Sport
Sociologia dello Sport
Impiantistica sportiva
Aspetti fiscali
Area Tecnica


I finanziamenti per lo
    Sport: chi, dove e come
Modulistica
Articoli pubblicati


Psicologia e Medicina sportiva News
La stampa
L'opinione di...
Le interviste di Sporteasy
Calendario Eventi
Lavoro & Stage
La vostra Tesi
Pubblicate un articolo
Link utili
Lo sapevate che...
L'angolo del tifoso


SERVIZI
A domanda...
      Sporteasy risponde
Ricerche bibliografiche
Sviluppo e revisione di
      Tesi in materia sportiva
Altri servizi


CORSI DI FORMAZIONE
Master
Corsi online
Corsi di perfezionamento
Convegni, seminari e
       iniziative varie
Le caratteristiche psicologiche e cognitive
da indagare nell’ambito del talent scout calcistico

(Seconda parte)

di Susanna Pardini

Indietro


Considerato ciò, esplicitando che si tratta di alcuni esempi chiaramente non esaustivi delle varie conseguenze cui il fenomeno del “campionismo” può portare, è importante che i componenti delle società sportive ne siano sempre più consapevoli e che compiano delle azioni volte a rendere operazionali tali conoscenze derivabili dalla letteratura scientifica.

Un passaggio importante dunque è la presa di consapevolezza del fatto che il talento non è un costrutto statico ma incrementale e che si delinea in base a fattori eterogenei tra loro il cui esordio e la cui latenza devono essere conosciuti e rispettati anche con il fine di arginare, per esempio, il rischio di identificare idoneo in modo assoluto un atleta che in seguito, magari alle prime avvisaglie di un disagio che si esprime in termini di performance, viene rivalutato e arginato.

Dunque, far conoscere e stilare delle linee guida condivise ed ufficiali per la selezione degli atleti nel rispetto della loro individualità e del cambiamento funzionale o problematico, cui possono andare incontro in quanto esseri viventi, permetterebbe di avere una visione più ampia rispetto a una mera attenzione statica verso capacità di tipo fisico e tecnico che rimangono assolutamente imprescindibili ma che non sono in ogni caso stabili e non possono essere considerate sufficienti per poter, forse con maggior probabilità, promuovere il successo sia personale che sportivo degli atleti.

Considerando questa premessa, l’obiettivo che mi sono posta sviluppando il presente elaborato è stato quello di partire dal fenomeno del “campionismo” e di concentrarmi su uno specifico ambito cui è direttamente connesso; dunque, ho proceduto facendo un’analisi della letteratura così da riassumere alcuni dei principali modelli che riguardano le componenti da valutare nell’ambito del talent scout calcistico concentrando maggiormente l’attenzione sullo studio di Orosz e Mezo (2015) in cui è stata descritta l’ipotesi e l’indagine preliminare di un modello integrato che ha permesso di mettere in evidenza come la valutazione e l’incremento di alcuni fattori psicologici (e.g., la concentrazione, la gestione dell’ansia, la self-confidence, le abilità sociali e di coping) possa contribuire a migliorare le capacità personali (dunque anche tecniche e di prestazione) di atleti considerati di talento.



Seguirà la terza parte


Home page                                                                                        
Susanna Pardini - Psicologa-Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale-PhD student presso Università degli Studi di Padova
Home | Contattaci | Newsletter | Pubblicità | Collabora | Chi siamo

Tutti i diritti Riservati - Legge privacy - Copyright - ©2002 - Sito ottimizzato per Internet Explorer.