Home | Contattaci | Newsletter | Pubblicità | Collabora | Chi siamo
CANALI

Diritto Sportivo
Marketing Sportivo
Comunicazione & Sport
Sport & Management
Economia dello Sport
Sport & Organizzazione
Sport & Tecnologia
Psicologia/Medicina sportiva
Sport & Wellness
Storia dello Sport
Sociologia dello Sport
Impiantistica sportiva
Aspetti fiscali
Area Tecnica


I finanziamenti per lo
    Sport: chi, dove e come
Modulistica
Articoli pubblicati


Sociologia dello Sport News
La stampa
L'opinione di...
Le interviste di Sporteasy
Calendario Eventi
Lavoro & Stage
La vostra Tesi
Pubblicate un articolo
Link utili
Lo sapevate che...
L'angolo del tifoso


SERVIZI
A domanda...
      Sporteasy risponde
Ricerche bibliografiche
Sviluppo e revisione di
      Tesi in materia sportiva
Altri servizi


CORSI DI FORMAZIONE
Master
Corsi online
Corsi di perfezionamento
Convegni, seminari e
      iniziative varie


Evoluzione storica dei servizi,
con particolare riferimento ai
servizi dello spettacolo (prima parte)


dott. Lorenzo Gallotti*




Un modo di occupare il tempo libero
C’è chi ha definito la civiltà del XXI secolo come la civiltà del tempo libero. Anche se la definizione non può ancora essere provata, è vero che nelle società industrializzate i lavoratori, nella loro lotta per un lavoro meno faticoso, hanno conquistato gradualmente spazi di tempo libero e una maggiore quantità di risorse da destinare all’uso di questo tempo. Insieme hanno conquistato anche migliori livelli di cultura, e maggiori bisogni e opportunità di occupare nei modi più diversi il tempo non lavorativo.
Quando, per classi e fasce sociali diverse, si è liberata una quota di tempo ed è aumentata la disponibilità economica, gli effetti sono stati immediati sullo sviluppo del mondo dello spettacolo e della pratica sportiva, come cinema, musica, turismo e televisione. Le maggiori quantità di tempo libero e l’aumento di consumi culturali hanno prodotto mutamenti di grande importanza sull’industria e sui mezzi di comunicazione. Soprattutto in Occidente hanno assunto un rilievo sempre maggiore le imprese impegnate nella produzione di beni e servizi per il tempo libero, che hanno a loro volta provocato una maggiore richiesta.
Così accade per il settore cinematografico, che fin dagli anni Trenta è un’industria di punta degli Stati Uniti, così per la produzione e la diffusione della musica, così per lo sport, in misura diversa nei vari paesi. Si potrebbe anche dire che il successo crescente dello sport è il successo di un grande spettacolo nella società dello spettacolo. Alla rapidità e all’efficacia dei mutamenti delle comunicazioni di massa hanno sempre corrisposto cambiamenti dello sport moderno.

La regola dell’incertezza
In tutti gli spettacoli e forme di comunicazione l’incertezza è uno degli elementi di attrazione per il pubblico. Nel corso degli spettacoli ben costruiti si crea nello spettatore un sistema continuo di incognite e soluzioni .
Lo sport ha come regola l’incertezza del risultato: dunque, al contrario degli altri spettacoli, nessuno può sapere, prima, come va a finire, né gli organizzatori, né gli attori. Anche se, naturalmente, come ogni regola anche questa ha le sue eccezioni (lo scandalo delle partite truccate nel calcio nei primi anni Ottanta, le ricorrenti “pastette” nell’ippica e nella boxe lo dimostrano).
Il vero elemento drammatico che accomuna tutti gli spettacoli sportivi sta proprio qui, in questa incertezza, nella costante possibilità di colpi di scena e di esiti opposti, nell’intreccio pressoché infinito tra la volontà e le decisioni degli attori e la forza del caso. Nei giochi di palla proprio la forma sferica (e quella ovoidale nel rugby e nel football americano) accentua questo elemento, accresce il numero delle possibilità e degli esiti.

L’incertezza è la stessa che caratterizza ogni gioco e ogni lotta, quella che determina l’interesse degli attori come degli spettatori, quella che cresce quanto più sono simili i livelli dei contendenti.
Nella recita sportiva non c’è un unico copione, e neppure un unico regista. La rappresentazione vive proprio dell’esistenza di più strategie (due nei giochi di squadra, due o più in quelli individuali) che si confrontano sul terreno di gioco. La costruzione della vicenda non avviene dunque in un tempo fittizio, precedente allo spettacolo, come è per il cinema, per il teatro e per tutti gli altri spettacoli. Avviene in tempo reale: lo spettatore conosce e vive ciò che accade nello stesso istante dell’attore. Questa caratteristica stimola il gusto di indovinare, di prevedere, di auspicare. Porta con sé la scommessa. Successo dello spettacolo e successo delle scommesse si sostengono a vicenda. Le corse dei cavalli sono da due secoli uno spettacolo molto seguito perché legato alle scommesse; il Totocalcio e le più recenti scommesse sui singoli eventi calcistici derivano dalla bellezza e dall’incertezza dei campionati di calcio e a loro volta li favoriscono; in Giappone il lancio delle corse ciclistiche su pista, specialità pressoché sconosciuta fino ai primi anni Novanta, è avvenuta tramite l’introduzione di un sistema di scommesse.

Come ogni spettacolo che si rispetti, anche lo spettacolo sportivo sa offrire allo spettatore il suo lieto fine: il record prestigioso, la rivincita del campione sconfitto, la scoperta di un astro nascente, la promozione di una squadra in una categoria superiore. E quando per i tifosi di una squadra qualcosa va male, c’è sempre la possibilità che il riscatto, il lieto fine, sia rimandato alla puntata successiva o alla successiva stagione sportiva.

Altri articoli
*Laureato in Economia Aziendale, collabora con alcuni siti internet, giornali locali e agenzie di stampa realizzando approfondimenti su temi di attualità sportivo/economica.
Home | Contattaci | Newsletter | Pubblicità | Collabora | Chi siamo

Tutti i diritti Riservati - Legge privacy - Copyright - ©2002 - Sito ottimizzato per Internet Explorer.