Quali sono i criteri e le modalità che, ottenendo un finanziamento, consentono ai Comuni ed agli altri enti pubblici di costruire, ampliare, e migliorare gli impianti sportivi?
Il Comune deve in primo luogo depositare una domanda all’Istituto per il credito sportivo per ottenere una adesione iniziale e di massima per il finanziamento dei lavori: è opportuno allegare alla domanda una descrizione delle opere che si intendono effettuare, specificando anche l’importo complessivo delle somme che si chiedono in mutuo per i lavori.
Una volta che l’ICS concede il benestare, la progettazione completa va inoltrata al CONI per l’approvazione: l’approvazione del progetto corrisponde a dichiarazione di pubblica utilità.
Il progetto ovviamente non dovrà essere definitivo, in quanto è probabile che i funzionari del CONI impongano delle modificazioni per adeguamenti alla normativa federale o per garantire maggiore funzionalità.
Il progetto dovrà contenere le motivazioni che hanno portato all’ideazione del lavoro, le caratteristiche dell’impianto con riferimento alle componenti urbanistiche e tutte le planimetrie necessarie, con un preventivo delle spese complessive che si sosterranno.
Al CONI non è riservata solamente una funzione consultiva, ma successivamente esso svolge una vera e propria funzione di controllo dei lavori, attraverso l’attività del proprio responsabile provinciale per gli impianti sportivi: perciò il Comune dovrà periodicamente inviare la documentazione relativa allo stato di avanzamento dei lavori, le fatture a questi relative, i conteggi per i prezzi o le loro revisioni.
I pagamenti sono all’inizio parziali ed il saldo completo di tutto il mutuo avviene soltanto ad agibilità ed omologazione dei lavori effettuati.
Nel prossimo articolo si parlerà delle altre forme di finanziamento
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