La gestione degli impianti sportivi (in quanto beni patrimoniali del Comune destinati ad un pubblico servizio) impone la conformità dell'azione amministrativa ai principi di autonomia, trasparenza ed economicità, unitamente a quelli di efficacia ed efficienza.
Un ruolo decisamente importante viene rivestito dalle modalità attraverso le quali deve attuarsi il controllo di gestione.
Il controllo di gestione è la procedura diretta alla verifica dello stato di attuazione degli obiettivi programmati, sia con riferimento all'acquisizione di risorse, sia con riguardo ad un giudizio di comparazione qualitativa e quantitativa tra i costi sostenuti ed i servizi erogati ed offerti, nonchè tra la funzionalità dell'organizzazione dell'ente, l'efficienza e l'efficacia (anche sotto il profilo economico) per la realizzazione degli obiettivi programmati.
Pertanto si dovrà coinvolgere l'analisi del rapporto tra costi e benefici, il piano degli obiettivi della programmazione ed il loro raggiungimento con riferimento alle componenti di efficienza ed efficacia.
In sede di costruzione degli impianti sportivi, il Comune deve ricorrere alle forme di finanziamento analizzate nel precedente capitolo, ovvero ricorrere alla concessione di mutui da parte dell'Istituto per il Credito Sportivo, essendo l'istituto in esame l'ente pubblico che per sua natura e costituzione assolve la funzione di favorire la costruzione degli impianti.
Nel caso in cui l'intervento dell'istituto non fosse sufficiente (o anche nel caso di mancata concessione del mutuo) si dovrà ricorrere a fonti di finanziamento alternative quali avanzi di bilancio, entrate destinate per legge ad investimento, riscossioni di crediti e così via.
Andrà inoltre approvato, nel caso di investimenti di valore elevato, un piano economico finanziario che segua i criteri di:
a) corrispondenza tra costi e ricavi, in modo che i primi siano
interamente coperti;
b) assicurare il rapporto tra finanziamenti raccolti e capitale investito;
c) valutare l'entità dei costi di gestione, raffrontandoli con gli
investimenti e la qualità del servizio.
Sempre a livello gestionale, il Consiglio Comunale deve preventivamente deliberare alcuni indirizzi (ad esempio riguardo a sussidiarietà, affidamento dell'impianto sportivo a favore di società affiliate al CONI, appalto - concorso), e successivamente dovrà verificare che gli organi o gli uffici preposti non abbiano disatteso le direttive.
Il controllo sugli indirizzi consiliari si può anche avere per censurare una condotta omissiva, come ad esempio la mancata effettuazione della gara per i servizi connessi all'attività sportiva (ad esempio riguardo a parcheggi, cartellonistica, bar).
Infine tale controllo potrebbe accertare se le determinazioni dirigenziali siano state conformi agli atti del Consiglio, verificare il raggiungimento dell'economicità dell'azione amministrativa, prima di conoscere i risultati consuntivi, ma operando in sede di reporting, individuare la qualità e la quantità dei servizi prestati, contribuendo, pertanto, all'indirizzo di una gestione vantaggiosa e socialmente utile del patrimonio.
Nel prossimo articolo si parlerà dello "Stadio di San Siro"
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