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Calcio - L'importanza della messa in
azione in atleti evoluti (ottava parte)


di Simone Fugalli*

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ESEMPIO NR. 2
Quest'altro tipo di riscaldamento pre-gara riguarda una squadra che milita nel campionato di serie C1 e, a differenza del primo, ha una organizzazione molto più dettagliata poiché in 22 minuti divisi in due fasi da 8 minuti più l'ultima di 6, i giocatori raggiungono uno stato ottimale di pre-gara, dimostrato anche dalla fase iniziale della partita in cui i medesimi giocatori risultavano molto più veloci e precisi nelle prime situazioni di gioco.
Il riscaldamento inizia con una corsa blanda con palla individuale per 3 minuti, successivamente si lascia la palla per effettuare una corsa blanda sui 50 metri, corsa laterale alternata, mobilità del bacino, corsa all'indietro, corsa laterale alternata in progressione sui 50 metri e ritorno blando, allungamento della catena posteriore di massimo 20 secondi, calciata avanti e laterale sui 50 metri, calciata laterale e skip, di nuovo allungamento ileo-psoas, quadricipite e adduttori.

Ai primi 8 minuti di questa fase iniziale di "risveglio muscolare", si aggiunge la seconda fase includendo esercizi con la palla:
skip passaggio della palla e via per 5 metri, corsa calciata passaggio di palla e via 5 metri, scatto di 10 metri, allungamento adduttori, ischio-crurali e quadricipiti, andirivieni per 10 metri e passaggio della palla, passaggio di palla con successivo scatto in avanti e al fischio corsa all'indietro, passaggi di palla in cerchio con 5 fuori e 5 dentro il cerchio e al fischio scatto di 10 metri per tutti, allunghi in progressione sui 50 metri, allungamento della catena posteriore includendo anche i muscoli surali.

L'ultima fase di 6 minuti è dedicata ai movimenti specifici della gara: cambi di direzione su distanza dei 50 metri, partenza stop ripartenza e stop, salti di testa, per poi a coppie dedicarsi alla sensibilità con la palla con passaggi massimo 20 metri fino ad arrivare ai 50 metri, infine svolgere un 1:1 per testare ulteriormente le proprie condizioni fisiche.
Questo tipo di riscaldamento per certi può risultare troppo rigido poiché chi presenta problematiche o abbisogna di un condizionamento particolare evidentemente dovrà adattarsi ad esercizi a lui meno idonei.

IL RI-RISCALDAMENTO
E' in uso da qualche anno svolgere, tra il primo ed il secondo tempo, una sorta di ri-riscaldamento, ossia esercizi e mobilità atti a non far abbassare la temperatura corporea ma soprattutto a mantenere quella elasticità muscolare che si è avuta nel primo tempo.
Considerando che il periodo d'intervallo tra il primo e il secondo tempo è di 15 minuti, che si dedica circa 5-8 minuti alle istruzioni tecniche dell'allenatore, rimane giusto il tempo per dei massaggi a chi ne necessita, per reidratarsi e per effettuare degli esercizi, anche perché così facendo, rimane alta la concentrazione.

Si svolgono esercizi prettamente di allungamento muscolare, balzi a diverse altezze, skip sul posto, corsa calciata, calciata a vuoto e alcuni scatti su breve distanze con cambi di direzione. La palla non viene presa in considerazione poiché, durante questa fase, è molto più importante l'aspetto fisico piuttosto che la sensibilità del piede, anche perché sono soli 15 i minuti d'intervallo, per cui un tempo relativamente corto per poter "dimenticare" la sensazione della scarpa da calcio con la palla.



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*Settore Tecnico F.I.G.C. - Corso Centrale Preparatori Atletici 2004
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