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La competizione tra città per
l'organizzazione dei Giochi invernali


dott.ssa Sara Bassani

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    Negli anni recenti, da quando le precedenti città ospiti hanno sperimentato gli effetti economici e di sviluppo connessi con l'organizzazione delle Olimpiadi invernali, la competizione tra città per l'organizzazione dell'avvenimento si è intensificata.
Le prime quattro edizioni dei Giochi invernali non sono state soggette a competizione internazionale, dato che l'organizzazione dei Giochi estivi determinava la loro selezione. Ci furono sette candidature provenienti dagli Stati Uniti d'America per i Giochi invernali del 1932. Dal 1948, dopo la decisione del CIO di ampliare il ventaglio delle scelte possibili, le sedi per i Giochi estivi e invernali furono determinate con procedure separate.
Con il crescere dell'interesse verso gli sport e il turismo invernali durante gli anni Cinquanta e Sessanta, vi fu un costante aumento nel numero di candidature a dimostrazione del potenziale dell'evento come mezzo per migliorare o creare nuove infrastrutture e come strumento per elevare il proprio profilo internazionale nell'ambito degli sport e del turismo invernali.

Come accaduto per le Olimpiadi estive, l'aumentato interesse verso l'organizzazione dei Giochi invernali sembra essere la conseguenza del successo finanziario dei Giochi estivi di Los Angeles del 1984, e della concretizzazione degli effetti di rinnovamento urbano dei Giochi estivi di Barcellona del 1992.

La crescita del numero di candidature è la palese evidenza degli importanti benefici che i potenziali organizzatori ritengono si possano ottenere dall'organizzazione delle Olimpiadi invernali. Infatti, sembra che per assicurarsi l'evento alcune località siano disposte a tutto, anche a comportamenti immorali ed illeciti. Il caso emblematico è quello si Salt Lake City, dove il Comitato organizzatore nel presentare la sua candidatura per la seconda volta e deciso ad assicurarsi l'evento, in cambio del sostegno alla candidatura, è stato accusato di aver elargito somme di denaro ai membri del CIO per vacanze, cure mediche e ai figli di questi durante il periodo universitario o di lavoro in America. Questo scandalo ha portato a riforme nel processo di selezione così come nella composizione del CIO (i membri corrotti furono espulsi, fu creata una Commissione Etica, e alla Commissione del CIO del 2000 fu dato l'incarico di riformare l'intera struttura del Movimento Olimpico)1.

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1) Si legga in proposito Da Costa L. P., Olympic Studies - Current Intellectual Crossroads, Ed. Gama Filho, Rio de Janeiro, 2002, consultabile sul sito http://www.aafla.org/SportsLibrary/Books/OlympicStudies.pdf



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