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Fonti di finanziamento alternative

Il caso dell’ Amsterdam Arena


di Aldo Rovagnati




    Negli anni ’80 due stadi di calcio erano presenti nella città olandese di Amsterdam: lo Stadio Olimpico, costruito in occasione delle Olimpiadi del 1928, e lo stadio De Meer, casa dell’Ajax. Entrambi gli impianti erano però datati e avevano bisogno di interventi di ristrutturazione, cosicchè l’Ajax e il Comune di Amsterdam portarono avanti l’ipotesi di un nuovo stadio. Il problema principale era però costituito dal finanziamento di questa opera, dato che il Governo Centrale non era disponibile a partecipare a questi tipi di investimento e che il costo previsto della struttura (130 milioni di euro) era tutt’altro che irrisorio. Si condusse uno studio di fattibilità, al termine del quale si concluse che:

- per rendere profittevole l’investimento previsto, l’impianto non doveva ospitare solo manifestazioni calcistiche;
- era opportuno cercare fonti di finanziamento diverse ed inconsuete (ai tempi).

Il Comune di Amsterdam, azionista di riferimento, contribuì finanziando il 25% del costo totale del progetto, l’Ajax versò il 10%, e si ricosse al prestito bancario (con durata ventennale) per solo un 25%. E il restante 40%? Fonti di finanziamento alternative si trovarono in grandi multinazionali, quali Philips, Coca-Cola, Abn-Amro, che sponsorizzarono la costruzione del nuovo stadio per un 20%, mentre un altro 20% si ottenne grazie alla vendita di skybox e posti business.

L’inaugurazione dell’Amsterdam Arena è avvenuta il 14 agosto 1996 e dopo soli cinque anni di gestione è stato raggiunto il break even point, considerando una quota di ammortamento annua di circa 4 milioni di euro.
L’impianto ospita le partite nazionali e internazionali dell’Ajax e, in determinate occasioni, le partite della Nazionale Olandese, ma anche partite della locale squadra di football americano, concerti di grandi rockstar o concerti minori, e altri eventi quali presentazioni aziendali.

All’interno sono presenti inoltre 50 punti di ristoro, un grande cafè di proprietà di ex calciatori, due maxischermi, 200 televisori, 54 skybox. Nella stessa area vi sono inoltre l’Amsterdam Arena Delphi, utilizzata per sport indoor come volley e tennis, piccoli concerti o altro, e l’Arena Boulevard dove si possono trovare un cinema con 15 sale,una sala concerti, negozi, casinò, ristoranti e teatri.

Nel prossimo articolo si parlerà di fonti di finanziamento alternative: il caso dello stadio Giglio di Reggio Emilia

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