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Analisi del carico interno nel calcio giovanile

Il metodo basato sulle RPE


di Simone Fugalli*

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Il metodo basato sulle RPE (Rating of Perceived Exertion) prevede che gli atleti in oggetto, al termine di ogni allenamento e di ogni partita di campionato giocata nel periodo in esame, devono cercare di stimare il loro grado di affaticamento derivante dallo sforzo appena eseguito, riportando inoltre i minuti della seduta allenante stessa, utilizzando un’apposita tabella di riferimento (vedi figura 2), nota come la Scala di Borg RPE CR 0-10 (Foster et al., 2001)

Figura 2


Come si può notare dalla precedente figura, la medesima scala prevede un ordine crescente di numeri che vanno dallo 0 al 10, e, di fianco, è stimato il grado di affaticamento correlato, rendendo anche più facile la valutazione da apporre. Per la corretta applicazione della scala di Borg (Fig. 2) occorrerà seguire le classiche raccomandazioni riportate da Borg stesso in molte pubblicazioni (vedi ad esempio Borg, 1982) come per la corretta familiarizzazione e l’educazione all’uso della scala da effettuare sui giocatori prima del suo utilizzo.



Ricavate le misure, è possibile calcolare anche “l’indice di monotonia” e “l’indice di fatica acuta”.
L’indice di monotonia è una misura della variabilità giornaliera del carico di allenamento che è stato trovato essere legato alla comparsa di sintomi di sovrallenamento qualora un allenamento “monotono” sia anche associato ad alti carichi di lavoro (Foster,1998).
L’indice di monotonia è calcolato dal carico allenante medio giornaliero diviso per la deviazione standard del carico allenante medio giornaliero determinato sulla settimana.



Attraverso questi semplici e veloci calcoli, apparentemente complicati, si ha la possibilità di monitorare il carico di lavoro seguendo le proprie metodologie nel completo rispetto della periodizzazione degli allenamenti precedentemente programmati. E’ possibile anche calcolare un indice di fatica acuta, anch’esso associato al sovrallenamento e alla comparsa di disturbi fisici in atleti di alto livello (Foster, 1998). L’indice di fatica acuta può essere determinato moltiplicando il carico allenante per il valore di monotonia.


                                                       
*Corso in Scienza e Tecnica dello Sport
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